L’obiettivo della psicoterapia è la trasformazione di Sé, ossia il cambiamento dei modi di fare esperienza, e non soltanto la modificazione dei modi di raccontarsi l’esperienza stessa. Il cambiamento dei modi esperienziali accade nel momento in cui il paziente, attraverso il racconto di sé in terapia e nel corso dei compiti a casa, riconosce – sentendoli- dei suoi specifici modi esperienziali che o non erano stati identitariamente riconfigurati, oppure non erano stati affatto riconfigurati narrativamente. Naturalmente l’approccio terapeutico dovrà tenere conto delle specifiche psicopatologie alle quali vuole dare risposta, pur facendo emergere le stesse attraverso la storia di vita del paziente e al di là di faziose e superficiali categorie pre-costituite. Infatti, l’approccio terapeutico si struttura in modi differenti a seconda che il paziente presenti un’alterazione dell’identità personale fortemente storicizzata (es.: disturbi di personalità), oppure una patologia i cui motivi vanno ricercati in uno o pochi eventi esistenziali acuti (es.: disturbo post-traumatico da stress).
Pensiamo all’ideal-tipo della patologia ipocondriaca: una persona, nel corso della vita o in seguito a un evento storico acuto, può progressivamente o istantaneamente non riconoscere un proprio stato ansioso nella sua manifestazione esperienziale (tachicardia, senso di soffocamento, sudorazione eccessiva ecc.). Il non riconoscimento di uno stato esperienziale significa che quella determinata esperienza al posto di essere identitariamente riconfigurata (ad esempio: “sono ansioso perché tra due giorni dovrò sostenere un esame”), o non viene riconosciuta (la persona si avverte in uno stato di alterazione fisica senza collegarla all’evento che l’ha prodotta), oppure l’esperienza stessa viene riconfigurata non identitariamente (i segnali fisici dell’ansia vengono scambiati per un infarto incipiente).
Dunque l'obiettivo primario di un percorso di terapia individuale è quello di raggiungere un cambiamento. Tale cambiamento si concretizza nel raggiungimento di uno stato maggiore di benessere personale, non inteso necessariamente come risoluzione totale e definitiva dei problemi presentati all'inizio del percorso, ma come acquisizione e attivazione di risorse, strumenti necessari per affrontare le difficoltà. L'obiettivo di ogni percorso terapeutico è quello di rendere l'individuo in grado di riflettere su se stesso, attraverso uan rinnovata capacità di mettersi in discussione, al fine di raggiungere una più completa e complessa consapevolezza di sé e dei propri modi di fare esperienza.
E' proprio attrvaerso la relazione terapeutica che si arriva ad essere in grado di interrogarsi e mettersi in gioco secondo una nuova modalità.
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